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Activision Blizzard nega di aver ricevuto alcun pagamento da Google per risolvere la concorrenza
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Negli ultimi giorni abbiamo sentito molte voci secondo cui Activision Blizzard avrebbe ricevuto delle somme di denaro da Google per non aver creato alcuna concorrenza mettendo i giochi dell'azienda su uno store diverso dal Google Play Store, ma ora è arrivata la risposta dell'azienda interessata con smentite categoriche.
Activision Blizzard ha definito "assurda" l'affermazione di Epic Games secondo cui sarebbe stata corrotta per non creare un proprio app store, negando di aver ricevuto 1,4 miliardi di dollari in cambio della mancata concorrenza con Google. Questo dopo che Epic ha recentemente rivelato che Google paga i concorrenti per mantenere i giochi sul suo App Store.
Epic accusa Google, il partner di Activision Blizzard, di pagarci per non competere con loro.
Per essere chiari: questo è falso.
Google non ci ha mai chiesto, fatto pressioni o fatto accettare di non competere con loro, e abbiamo già presentato documenti e testimonianze che confutano questa assurdità.
– Lulu Cheng Meservey (@lulumeservey) 17 novembre 2022
Denominati "Project Hug", i documenti del tribunale indicano che Google ha pagato centinaia di milioni a diverse aziende per convincerle a rimanere sul Google Play Store. Con tutto questo negato Activision Blizzard Questi rapporti affermano che non è mai stata “pressata” per non competere con Google.
Google non ci ha mai chiesto, fatto pressioni o fatto accettare di non competere con loro; abbiamo già fornito documentazione e certificazioni dicendo che queste sono sciocchezze.
Google non ha ancora rilasciato una dichiarazione in merito e sembra che il gigante della tecnologia eviterà del tutto di commentare la questione. Questa mossa arriva dopo la rimozione di Fortnite dall'App Store nel tentativo di evitare di condividere i ricavi degli acquisti in-app con Google e Apple, nonché di impedire alle aziende di cogliere l'occasione per farlo autonomamente.
Vedremo sicuramente come si svilupperanno queste conseguenze e questi resoconti a un certo punto. Ma non aspettatevi una risposta a breve, soprattutto perché siamo nel bel mezzo di un'importante acquisizione dell'azienda da parte di Microsoft.